mercoledì 11 giugno 2008

WiMax in Italia parte in ritardo

C’è una buona e una cattiva notizia, per il WiMax italiano. La prima è che Linkem ha appena annunciato di avere posato la prima antenna WiMax, a Bari. La seconda è che si tratta ancora di una sperimentazione.

Il lancio commerciale non sarà a giugno (come invece annunciato in precedenza) e bisognerà aspettare “l’autunno”, scrive l’operatore in una nota.

Si apprende quindi che Linkem, le cui licenze vinte coprono circa l’80 per cento del territorio, ha avviato la sperimentazioni a Bari, in partnership commerciale con l’emittente Telebari.
“Entro l’anno l’intera città e diversi Comuni della provincia barese saranno raggiunti dal servizio”.

Il test coinvolgerà alcuni cittadini baresi per alcune settimane. Dopo Bari partirà la sperimentazione a Brescia e provincia, annuncia l’operatore (anche in questo caso, prima si parlava però di lancio commerciale in estate). Si scopre ora, inoltre, che una delle prime zone di commercializzazione sarà il Lazio (la sperimentazione sarà a Terracina).

Le antenne sono quelle dello standard 802.16e del WiMax (quello cosiddetto “mobile”). Di conseguenza saranno disponibili diverse tipologie di accesso al servizio. Si potrà montare un’antenna esterna sul tetto di casa (per ricevere il segnale anche a grande distanza dall’antenna centrale; in caso di visibilità migliore, sarà sufficiente l’antenna indoor).

Oppure si potrà navigare in modo nomadico- annuncia Linkem- con computer portatili: dotati di scheda WiMax oppure di chip integrato. Stanno per arrivare, com’è noto, computer dotati di Wimax, con chip Intel. Tra i primi, l’Acer Aspire One, nei negozi da luglio in una prima versione base e da agosto in altre due (a 299, 350 e 400 euro, rispettivamente).

Infine, Linkem permetterà di navigare con un piccolo dispositivo casalingo che si può poggiare sulla scrivania, riceve il segnale WiMax e offre banda larga ai computer della rete domestica. Com’è noto, si attende anche il lancio da parte di Ariadsl, annunciato per luglio.

Chissà se Ariadsl rispetterà le promesse. Comunque, l’Italia ha atteso così tanti anni per avere il WiMax, che ora un mese in più o meno ormai conta poco: l’importante è che il servizio funzioni bene. Ma anche questo sarà da verificare sul campo: appunto per questo motivo sono in corso le sperimentazioni.

Tratto da MyTech.it.





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1 commento:

Anonimo ha detto...

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