sabato 1 marzo 2008

Dopo Report RAI 3 inchiesta Guardia di Finanza per vendita Wind-ENEL

Report ha colpito ancora.

La trasmissione di Milena Gabanelli a ottobre scorso ha presentato un servizio firmato da Paolo Mondani che metteva in luce alcuni intrallazzi nel passaggio di Wind da ENEL al gruppo Orascom del magnate egiziano delle telecomunicazioni Naigub Sawiris.

La procura di Roma, dopo la puntata di Report, ha ritenuto opportuno aprire un’inchiesta che ha portato a indagare per corruzione l’amministratore delegato dell’ENEL, Fulvio Conti, e Naigub Sawiris.

Con loro è inquisito anche Alessandro Benedetti, il mediatore della trattativa che si risolse con l’acquisto di Wind da parte della compagnia egiziana e che per questa intercessione sarebbe stato ricompensato con 97 milioni di euro.

Il sospetto è che Orascom avrebbe sborsato delle tangenti, i cui beneficiari sarebbero stati Conti e altri personaggi di rilievo di ENEL e Wind, tra cui Luigi Gubitosi, amministratore delegato di Wind e responsabile finanziario della società telefonica.

Nel complesso l’indagine interessa 11 persone (tra i quali molti commercialisti e avvocati) che devono rispondere dell’accusa di corruzione in concorso.

La vendita delle quote di ENEL è stata effettuata al valore di 12,5 miliardi di euro.

Conti si difende affermando che l’operazione è stata effettuata alla luce del sole e che non ci sono state in alcun modo tangenti o azioni opache. Ma tocca alla procura stabilire se dice il vero.

Tratto da Webmasterpoint.





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1 commento:

Anonimo ha detto...

Sono solo chiacchere.
Ma che pensate che cosa ha fatto report ? niente di niente, sono i maggiordomi del potere. Wind ed Enel sono ben parati da prima che report (o meglio la fabbrica degli scandali impuniti) tirasse fuori la cosa.
Adesso Enel e Wind hanno chiesto ai giudici perchè fa loro comodo di tirare fuori gli avvisi di garanzia a tempo o meglio pilotati.
Perchè a giugno wind deve pagare ad enel ancora ( ossia a noi ed agli azionisti di enel) il 26% di wind , wind non ha al momento i soldi per pagare e allora ecco l'idea : facciamoci arrivare dei bei avvisi di garanzia così come si dice a roma la buttiamo tutti in caciara.
Chiha vissuto giorno per giorno nel 2005 la vendita di wind ha potuto assistere alla commistione tra potere politico vertici enel e wind e nuovi acquirenti. E cioè che erano giè tutti d'accordo con il bene placido e le convenienze del passato governo.
Pertanto adesso è ancora più farsa di prima, vedrete finirà tutto in una bolla di sapone ed a rimetterci saranno gli azionisti o meglio i piccoli azionisti enel.