martedì 18 settembre 2007

Tassa fissa per titolari di partita IVA in studio dal Governo

Sembra sia in arrivo l'ennesima tassa a caso, questa volta una specie di "tassa di esistenza", un'imposta fissa e non un'aliquota proporzionata al reddito del contribuente, questo per circa 900.000 autonomi.

Si legge, su Il Sole 24 Ore, che il Fisco studia una semplificazione a tutto campo del prelievo e degli adempimenti che punta a coinvolgere almeno 900.000 titolari di partite Iva con ricavi fino a 30.000 euro.

Questo 'tributo minimo' sostitutivo di Irpef, Ires, Irap e Iva sarebbe versato annualmente anche a rate dai soggetti interessati nelle casse dello Stato, senza doversi imbattere nei calcoli per la determinazione dell'imponibile. Il meccanismo, che il Governo sta studiando con le associazioni degli autonomi, con tutta probabilità troverà posto nella prossima Legge Finanziaria.

Il presidente Confesercenti Marco Venturi dice: “una semplificazione positiva perché significa dare una prima certezza sulla quantità delle imposte da pagare, può determinare un effetto di allungamento della sopravvivenza delle imprese ed aiutare a combattere la concorrenza sleale facilitando l’emersione dell’abusivismo commerciale”.

“Ma è solo un primo passo. Molte le cose che rimangono da fare a sostegno delle pmi: il superamento dello scontrino fiscale per tutti, l’esenzione delle imprese dal pagamento dell’Irap fino a 15mila euro, la riduzione dell’Iva sul turismo”.

Potrebbe essere senza dubbio positivo il fatto di non dover perdere intere giornate di lavoro per adempiere a tutti gli obblighi burocratici, resta da vedere quanto ci potrà "costare" tutta questa improvvisa libertà...

Io sono, esito? allora intanto pago, pago, non l'isola, le tasse...





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