venerdì 4 gennaio 2008

Internet anche nello spazio? Google intanto ci lavora sopra

Dalla Terra allo spazio e ritorno. Questo il viaggio che in qualche decennio i bit compiranno miliardi di volte al giorno, almeno secondo Vinton Cerf.

Il coinventore dell'internet immagina quale piega il futuro della rete potrà prendere – almeno nel corso dei prossimi 20, 30 e 40 anni – e parla di aspettative ma anche di progetti concreti, da realizzare insieme al motore di ricerca più famoso del pianeta, Google, di cui Cerf è chief evangelist.

Durante l'analyst day di Google, lo scienziato, dopo aver analizzato i cambiamenti linguistici e culturali dei prossimi anni, ha tratteggiato un futuro prossimo in cui il sistema solare assisterà alla nascita di un "web interplanetario", grazie a una serie di strumenti convergenti capaci di far comunicare navette spaziali, satelliti, pianeti.

Più concretamente, Cerf prevede innanzi tutto che l'internet cambierà in modo repentino e profondo grazie all'arrivo in rete dell'Asia, che conta già 436 milioni di utenti, di più dell'Europa (321 milioni) e del Nord America (233 milioni). Il mutamento più immediato sarà quello linguistico, con l'arrivo di una valanga di contenuti non in inglese.

Una visione più ampia e futuristica riguarda invece lo spazio: per il web interplanetario, racconta Cerf a Cnet, serve una solida infrastruttura fatta di nodi che mettano in comunicazione pianeti, stazioni spaziali, navicelle e infine la Terra. Insomma, tutto il sistema solare potrà scambiarsi informazioni in tempo reale. Ma la priorità potrebbe essere Marte. Così come oggi si può comunicare con luoghi impervi e inaccessibili quali il continente antartico, un giorno, grazie a microsatelliti con server, sarà possibile girare virtualmente per lo spazio.

Naturalmente Google non manca nel futuro del web, visionario e concreto che sia, e del resto Cerf lavora a Mountain View fin dal 2005. Uno dei progetti che lo scienziato porta avanti riguarda proprio lo studio di nuovi standard di comunicazione per lo spazio, in collaborazione con la Nasa.

E anche in partnership con il potente motore di ricerca, non perde di vista le stelle: uno dei progetti in corso riguarda l'arrivo online di Marte e della Luna.

E intanto, proprio a settembre la grande G ha investito 30 milioni di dollari per finanziare un concorso molto particolare chiamato Google Lunar X Prize, che premia chi sarà in grado di costruire un veicolo capace di passeggiare sulla superficie lunare e inviare alla Terra video, immagini e dati di ogni genere.

Tratto da Visionpost.

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