venerdì 25 gennaio 2008

Nasce l'hardware per creare il proprio computer modulare

Mettere insieme componenti diverse che svolgono ciascuna una funzione distinta e creare un dispositivo unico. Questo è ciò che si fa quando si assembla un PC, ma ciascun componente non viene scelto per caso: bisogna selezionarlo con attenzione estrema affinché la compatibilità con tutti gli altri sia eccellente.

Peter Semmelhack, il fondatore di Bug Labs, invece ha voluto mettere a disposizione degli utenti una quantità di moduli distinti che possono essere combinati a piacimento sapendo bene che l’integrazione è perfetta.

Sostanzialmente Semmelhack intende realizzare circa un centinaio di dispositivi, parte dei quali sono già stati prodotti, che possono essere immediatamente interconnessi per ottenere un apparecchio che realizzi quello che si vuole senza bisogno di essere maghi della sistemistica o esperti di elettronica.

Al centro di ogni assemblaggio c’è la BUGbase, un piccolo dispositivo in plastica bianca – lo stile estetico di tutti i vari moduli interfacciabili, che contiene un microprocessore ARM, due porte USB, modulo Wi-Fi, una connessione alla rete Ethernet e un display per indicare lo stato. Questo è il cuore di qualsiasi sistema Bug Labs.

A questo si connettono una quantità di dispositivi vari come la fotocamera da 5 Megapixel, un monitor LCD di pochi pollici, un GPS satellitare, ecc. La filosofia è quella dell’open source, dal momento che le specifiche del BUGbase sono note e pubbliche, per cui chiunque sia esperto può progettare un modulo addizionale da connettere al sistema.

Il software che pilota il tutto è una microversione di Linux. Ovviamente, a un sistema hardware open source non poteva che corrispondere un software open source...

Tratto da Webmasterpoint.





Vota o condividi questo articolo su Diggita



Nessun commento: