sabato 23 giugno 2007

Il Garante delle Privacy ha pubblicato cinque provvedimenti nei confronti dei call center

chiamano a ogni ora del giorno, mentre stai mangiando, mentre guardi un momento in santa pace la tua trasmissione preferita, e il telefono è nell'altra stanza e suona proprio sul più bello, riuscendo a volte a procurarsi numeri di telefono che non sono in elenco.

Questa ennesima lancia spezzata dal Garante a favore degli utenti impone a operatori e call center alcune misure. Devono smettere di usare i numeri raccolti per scopo commerciale senza il consenso degli interessati. Il che vale anche retroattivamente: devono regolarizzare le proprie banche dati, accertandosi che per ciascun nominativo e numero in elenco ci sia stato consenso (eventualmente, devono chiederlo all'utente).

Speriamo che l'effetto non sia quello opposto, ovvero che nei prossimi giorni i call center facciano valanghe di telefonate agli utenti per chiedere il consenso di mantenere i loro dati nei database.

Solo gli utenti abbastanza informati sui propri diritti potranno trarre vantaggio dalla possibilità, sancita del Garante, di chiedere al call center di non essere più disturbati. Il call center sarà quindi obbligato a registrare questa volontà e cancellare l'utente dal database.

Il Garante, inoltre, chiede ai gestori di informare gli utenti sulla provenienza dei dati raccolti e sul loro uso, di interrompere l'utilizzo per l'attivazione di servizi non richiesti. Si impone, inoltre, di fare controlli sui responsabili del trattamento dati nei vari call center.

Va detto che alcune di queste norme sono già state sancite da tempo, dal Garante, in un provvedimento generale. Questi cinque sono però specifici, su alcuni operatori di cui non è stato comunicato il nome, in seguito a controlli. Il Garante ci è arrivato, infatti, dopo un'intensa attività ispettiva, dei mesi scorsi, e in base a numerose segnalazioni giunte da utenti e associazioni consumatori. Il Garante, in collaborazione con il Nucleo speciale funzione pubblica e privacy della Guardia di finanza, ha quindi accertato che i call center e i relativi operatori insistevano a trattare in modo illecito e a comportarsi in modo non corretto nei confronti degli utenti. Un fatto sotto gli occhi di tutti, di cui ora il Garante prende ancora una volta coscienza, chiedendo agli operatori di mettersi in regola entro il 10 settembre 2007.

Nel corso del 2007 il Garante ha avviato, contro gestori e call center, 44 procedimenti sanzionatori, 22 dei quali sono già finiti in multe per un totale di oltre 130 mila euro...troppo pochi forse.

Speriamo che i call center si "adattino" al nuovo stato delle cose e che ci lascino un pò in pace.





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