Risulta quindi che l'Adsl costa meno in
Svezia 0,48 euro per Mbps,
Francia 1,23 euro
Finlandia con 2,09
Italia, con 2,53 euro
Germania 3,91 euro.
Tra i Paesi più cari c'è la Gran Bretagna (8,3 euro), la Polonia (9,78 euro), la Spagna (9,38 euro), dove Telefonica ha appena ricevuto una multa dall'Antitrust europeo perché, tra l'altro, è stata considerata responsabile del fatto che le Adsl spagnole sono tra le più care in Europa.
La situazione più critica è però in altri Paesi dell'Est europeo, dove si arriva ai 24,99 euro della Grecia (peggio ancora fanno Slovacchia e Ungheria).
La stranezza della classifica è che i prezzi Adsl più alti dove la diffusione dell'Adsl è più ampia e capillare.
Com'è possibile? In realtà pesa il fatto che in Italia c'è il fenomeno dell'Adsl 2 Plus, con velocità fino a 20 Mbps; possibile perché i nostri doppini telefonici sono i più corti in Europa e quindi supportano un alto bitrate. C'è poi da vedere però quale sia la velocità reale di queste connessioni nei vari Paesi. Per esempio, è noto che in Gran Bretagna le Adsl hanno velocità massime limitate a 3 Mbps circa, ma poi quelle reali si discostano di poco, perché lì gli operatori sono costretti dalle norme sulla pubblicità ingannevole a non illudere gli utenti con promesse infondate, cosa che da noi non accade. Il tutto può avere influenzato la classifica del Telegraph.
I dati dimostrano comunque che le nostre Adsl si pongono sulla media dell'Europa Occidentale. Il problema più serio, da noi, è il digital divide delle zone rurali, come più volte ribadito dalle stesse autorità regolatrici del mercato. Un problema che potrebbe essere minimizzato quando sarà attivo WiMax.
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