venerdì 20 aprile 2007

Nuova disposizione dell’Agcom per confrontare le tariffe telefoniche

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha approvato la delibera numero 126/07/Cons, relativa alla trasparenza delle tariffe telefoniche sia per il fisso che il mobile.

La delibera, che entrerà in vigore con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, prevede tra l’altro l’invio al consumatore di informazioni sul proprio piano tariffario e sul proprio profilo di consumo, nonché la confrontabilità tra le offerte di operatori diversi attraverso soggetti indipendenti che provvederanno alla comparazione dei prezzi attraverso motori di calcolo.

Si tratta, in sostanza, di una sorta di “navigatore” per orientarsi nella moltitudine di offerte tariffarie, molto spesso "nebulose", predisposte dai gestori.

La delibera si inserisce nell’attività di controllo sulla trasparenza delle tariffe affidata all’Autorità dal decreto legge Bersani sulle liberalizzazioni, che ha tra l’altro eliminato i costi di ricarica per i cellulari.

In una delibera precedente, l’Autorità aveva già previsto l’obbligo per gli operatori di formulare condizioni economiche trasparenti attraverso la definizione di alcuni modelli di chiamata specifici.

Le nuove norme prevedono che i consumatori possano conoscere gratuitamente il piano tariffario, tutte le altre condizioni economiche loro applicate, ma anche il proprio profilo di consumo telefonico: questo vuol dire che l’operatore, con cadenza bimestrale, dovrà inviare il prospetto con il numero totale delle chiamate e dei minuti delle singole voci di traffico, la durata media e quella totale delle chiamate.

Così il dipartimento Telecomunicazioni del Movimento difesa del cittadino ha commentato l’iniziativa del Garante:
“Ci auguriamo che questi provvedimenti siano attuati efficacemente nel più breve tempo possibile, perché costituiscono essenziali garanzie per gli utenti di telefonia. Chiediamo, inoltre, all’Autorità di continuare a vigilare sui cambi tariffari della telefonia mobile, già attuati da alcune società dopo il taglio dei costi di ricarica”.





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