lunedì 23 aprile 2007

Regolamentare i blog? Dagli USA arriva questa proposta. Le reazioni in Italia...

Ecco, mi sembrava.

Adesso che mi sono fatto un Blog c'è subito qualcuno che salta fuori perchè qualcosa che ho detto non gli và.

A parte gli scherzi, la proposta è partita dall'America e arriva anche in Italia trovando subito fautori ed oppositori: i blog devono dotarsi di un codice deontologico?

A lanciare il sasso nello stagno dei blog è stato l'editore americano Tim O'Relly, che ancora una volta è riuscito a muovere le acque. Partendo dagli insulti e dalle minacce arrivati alla collega esperta di tecnologie e amica Kathy Sierra, O'Reilly ha avanzato la proposta di un codice di autoregolamentazione per i blogger.

Sette regole per i blog

Nel suo blog Radar, O'Relly ha scritto un post su quelle che ritiene le regole indispensabili di autodisciplina.
Riassumendo un po' l'esposizione di O'Reilly, molto articolata (e già ripresa anche da altri blog italiani come Blogosfere), ecco le sette regole rivolte direttamente ai blogger:

1) Prenditi la responsabilità non solo di ciò che scrivi in prima persona, ma anche dei commenti che consenti di lasciare. E non trascurare il tono dei tuoi messaggi, che è importante tanto quanto il contenuto.

2) Manifesta chiaramente la policy di condotta del sito rispetto ai commenti, in particolare verso quelli fuori tono. Gli utenti sapranno cosa aspettarsi e probabilmente vi si atterranno.

3) Considera la possibilità di eliminare i commenti anonimi. Se il nickname è di relativa importanza, la veridicità dell'indirizzo di posta elettronica costituisce un elemento di responsabilità e possibile controllo, lasciando comunque agli utenti la possibilità di mantenere celata l'identità visibile.

4) Ignora i trolls (i guastatori che intervengono nelle discussioni al solo scopo di disturbare la conversazione): meglio non mischiarsi con le porcherie. Ignorandoli si ottiene il doppio effetto di non dare loro visibilità e di non innescare pericolosi strascichi agli insulti.

5) Porta la conversazione offline, e parla direttamente con gli interessati o trova degli intermediari in grado di farlo, soprattutto nel caso di dissidi. La grande conversazione online è solo un modo di parlare, e non permette di guardarsi negli occhi. Parlarsi direttamente è il suo naturale compendio e può servire ad appianare i dissidi. I blog sono il mezzo, non il fine.

6) Se un tuo conoscente si comporta male, non restare in silenzio, ma fallo notare con educazione ma con fermezza. Vale sia sul proprio blog sia su quello di altri.

7) Non dire nulla online che non diresti di persona. Non usare il blog come braccio armato per le cose che non diresti a quattr'occhi o in pubblico. Pensa di trovarti di fronte a tua madre, o un'altra persona che rispetti o a qualcuno incontrato per strada. Oppure, semplicemente, pensa di avere di fronte la persona a cui sono indirizzate quelle parole.

segue>>>





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