martedì 28 agosto 2007

Relazione annuale dell'Autorità per le Comunicazioni

Rete telecomunicazioni italiana indipendente e fibra ottica, Wi-fi e WiMAX al più presto, secondo il presidente dell'Autorità per le Comunicazioni, Corrado Calabrò, nella relazione annuale questa è la strada da seguire ma non solo, vengono toccati un pò tutti i diversi temi fondamentali riguardanti lo stato delle Rete italiana.

"Telecom Italia è ancora un operatore dominante in tutti i 14 mercati che riguardano la rete fissa, sia nella fornitura dei servizi all'ingrosso (wholesale), sia nell'offerta di servizi al dettaglio (retail)".

...e di questo ce ne siamo accorti tutti...

"La separazione funzionale, in un mercato come il nostro, caratterizzato da un deficit competitivo di natura strutturale - dice Calabrò - è il rimedio più efficace per risolvere i problemi concorrenziali, di accesso al mercato di trasparenza, di abbattimento del contenzioso, e, al tempo stesso, di sviluppo del settore anche in vista della realizzazione delle reti di nuova generazione".

...e sono anni che se parla, se ne parla solamente...

"Andare avanti nella regolamentazione della garanzia dell'accesso, declinato a tutto tondo in 4 categorie: accesso alle reti fisse e mobili, vecchie e nuove; accesso alle reti trasmissive degli operatori di broadcasting; accesso dei cittadini a un'informazione pluralista; accesso dei consumatori ai servizi e prodotti di comunicazione".

...intanto il monopolio lascia il nostro Paese è indietro rispetto al resto dell'Europa...

"La situazione del mercato italiano della larga banda - spiega il presidente dell'Authority - non appare soddisfacente: la copertura, la diffusione, il livello concorrenziale delle offerte segnano il passo rispetto rispetto ai paesi del G7, ma anche rispetto all'Europa a 15 e persino dell'Europa a 27, un'anomalia italiana derivante dalla (quasi) completa assenza di infrastrutture alternative alla rete di accesso in rame di Telecom".

...e il WiMax non parte...

"Sono necessarie delle regolamentazioni che mettano l'Italia allo stesso livello degli altri paesi dell'Europa", ha concluso Calabrò.

...si, perfettamente d'accordo, ma chi lo deve fare, chi lo deve o lo può imporre?? Ammesso che si possa imporre...



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